ragazzi magnifico ieri....divertito un macello....ringrazio ancora lorentz x l'opportunità...comunque BENZA...la prossima volta ti impallino io a dovere!! non mi salterai piu fuori dall'albero cosi......mi hai seccato di brutto.....ho ancora i tuoi pallini nelle gambe...la prossima volta che torno vedi....grazie ancora...alla prossima
ragazzi magnifico ieri....divertito un macello....ringrazio ancora lorentz x l'opportunità...comunque BENZA...la prossima volta ti impallino io a dovere!! non mi salterai piu fuori dall'albero cosi......mi hai seccato di brutto.....ho ancora i tuoi pallini nelle gambe...la prossima volta che torno vedi....grazie ancora...alla prossima
non mi ricordo di te anche perchè c'è stato un momento che ho fatto uno sterminio in pochi minuti ok la prossima volta sarà peggio ciaoooooo belloooooooo si fa per dire
raga, non scherzate con la processionaria! Se vedete le cime degli alberi come avvolte nel cotone, allontanatevi subito!!!!!! Se poi i nidi sono più d'uno occorre avvisare la forestale! Apparte il possibile choc anafilattico, se per caso ve ne cade una in bocca c'è la possibilità di morire soffocati, pericolo che esiste anche se solo si respira qualche pelo (sono estremamente urticanti e possono provocare il blocco respiratorio). Ripeto: con la processionaria non si scherza, fatevi una ricerca su google ed informatevi!
Processionaria della quercia: "Nel caso di contatto di persone o animali domestici con peli urticanti è necessario distinguere le situazioni in cui si manifestano essenzialmente reazioni cutanee con sensazioni di prurito da altri casi con irritazioni molto forti o con coinvolgimento di organi di senso e mucose per i quali le persone vanno indirizzate verso una struttura ospedaliera. Problemi per: 1. contatto con la pelle: comparsa dopo breve tempo dall’esposizione di arrossamenti cutanei con forte sensazione di prurito principalmente sulle parti del corpo scoperte e in punti con sudorazione abbondante; a) in caso di contatto con la pelle lavare abbondantemente il corpo (capelli inclusi) con acqua e sapone b) manipolare i vestiti con guanti e lavarli anch’essi avendo cura di utilizzare acqua a temperatura elevata c) eventualmente sulle parti che hanno toccato larve e nidi utilizzare strisce di scotch come un mezzo depilante per asportare parte dei peli ancorati alla pelle d) utilizzare sulle parti arrossate una pomata antistaminica per lenire il fastidio; 2. contatto con gli occhi: dopo poche ore comparsa di sintomi tipo forte congiuntivite con necessità di un rapido esame clinico; 3. inalazione: si manifesta con difficoltà a deglutire che possono poi essere seguite da broncospasmi (anche in questo caso si ritiene importante un rapido esame clinico); 4. ingestione: l’infiammazione delle mucose della bocca si accompagna a ipersalivazione e nel caso di interessamento dei primi tratti intestinali possono comparire dolori addominali (quanto prima esame clinico)."
Processionaria del pino: "E’ il caso di chi si trova a percorrere un bel bosco di conifere, di pini, e che venga a contatto volontario o accidentale con la Processionaria, un bruco del pino (molto suggestivo il termine anglosassone di “carterpillar”), o con i suoi peli chitinosi ed urticanti, o con i suoi nidi cotonosi distribuiti sui rami di questi alberi. E se la pericolosità di queste larve (bruchi), si manifesta quando vengono toccate, molestate, schiacciate, per i nidi arborei il rischio è la rimozione spesso incauta o per motivi professionali nel caso dei silvicoltori. Non va trascurata l’insidia presente anche nelle abitazioni con larve che possono strisciare negli abiti o negli effetti letterecci, ma ulteriore rischio proviene anche da bruchi morti o da frammenti di piante infestate. Responsabili delle lesioni sono i peli del corpo e i numerossimi microscopici peli uncinati e urticanti, lanciati e dispersi in aria da quelle particolari aree del copro del bruco dette “specchi urticanti” quando l’animale è molestato, e che possono essere rilevati nell’atmosfera circostante utilizzando le apparecchiature e le tecniche designate per il censimento dei microrganismi, dei pollini e delle spore fungine aerodiffusi. Le lesioni possono essere provocate a livello cutaneo sia dalla penetrazione dei peli nella pelle, determinando una vera reazione da corpo estraneo, sia dall’azione del veleno urticante; ma possono interessare, più raramente, altri distretti con patologie diverse, se inalati o ingeriti. Ma è la dermatite (nota con il nome di erucismo) la forma più frequente che sarà a tipo orticaria papulosa, di solito per pochi peli trasportati dal vento; a tipo orticaria con chiazze vescicolo-bollose per azione dei peli portati dalle mani a contatto con varie zone cutanee; come una chiazza pomfoide con vescicole e bolle, di solito quando è il nido staccatosi da un ramo a colpire la cute. Quindi un insieme di fenomeni sia per la penetrazione dei peli nella cute sia per l’effetto tossico-urticante del veleno; responsabile di questa azione tossica recentemente è stata identificata in una sostanza proteica, la taumetopoeina, che agisce liberando alcuni mediatori chimici analoghi a quelli che intervengono nelle reazioni allergiche, a cui vanno imputati l’arrossamento, l’edema, il prurito ed il bruciore cutanei, che possono essere ad insorgenza rapida oppure tardiva, dopo alcune ore o qualche giorno, e che complessivamente si risolvono nel giro di alcuni giorni. Possono, in casi più rari, verificarsi ancora manifestazioni tipo congiuntivite, rinite, asma, malessere, febbricola o, eccezionali, reazioni anafilattiche severe. Merita ricordare che oltre l’uomo possono essere colpiti da lesioni diverse anche gli animali, particolarmente severe nel acne ove a fianco delle lesioni cutanee, gravi reazioni si manifestano per ingestione od inalazione delle larve o dei peli alla lingua o alle mucose delle vie aeree digestive. In questi ultimi anni sono stati riscontrati e segnalati in letteratura alcuni casi di reazioni strettamente allergiche per una intervenuta sensibilizzazione ad alcune componenti del veleno della processionaria in soggetti, solitamente lavoratori delle foreste, con precedenti reazioni sospette per un presunto contatto con il veleno. In questi casi le lesioni dermatologiche sono a comparsa più rapida, nel giro di poche decine di minuti, di tipo ortocarioide e che, diffuse oltre che nel punto di contatto anche nelle zone di cute coperta, si accompagnano più frequentemente a manifestazioni extra cutanee come rinite, asma, anafilassi. La durata dell’orticaria in questi casi è abbreviata di circa un terzo rispetto a quella tossica. Ovviamente la conferma della partecipazione allergica – sovrapposta a quella tossica – verrà dall’esito positivo dei test cutanei eseguiti con estratto del corpo intero del bruco preso nella fase del suo sviluppo (la quinta) in cui è maggiormente urticante. La terapia vede l’applicazione di un cubetto di ghiaccio, di impacchi freddi con soluzione diluita di ipoclorito di sodio ma in particolare con l’applicazione locale di creme a base di sostanze antistamniche e/o cortisoniche. Tali farmaci per uso orale saranno utilmente impiegati per le forme più impegnative (ed ovviamente di elezione per le forme ad eziologia allergica) e se del caso saranno utilizzati anche per via generale, in fiale."
ecco che cazzo mi infastidisce "non sempre"dopo alcune giocate,devo dire che sono propio fastidiose incominciano a formarsi delle specie di bobbonni rossi che procurano prurito almeno per una settimana o più.... Ps: scusate la mia latitanza ma sono un pò preso......
Da piccolo dove abito io hanno interdetto l'uscita dalle case per i bambini per 20gg dopo la disinfestazione. Tutti i pini marittimi sono stati tagliati e bruciati, tutto l'asfalto lavato con ammoniaca e finestre chiuse per 10gg.
p.s. Revolver.... Ocelot
________________________________________________________________________________________ Quella notte il cielo sembrava voler piangere.